Cani in condominio: cosa dice la legge?

I condomini possono vietare l’accesso ai cani? Cosa dice la legge al riguardo? Posso far valere il mio diritto a tenere il cane o il gatto in appartamento? Vediamo insieme tutte le novità introdotte dal nuovo Codice civile.
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cane in condominio

Per anni i condòmini dei palazzi si sono divisi tra chi era a favore della detenzione dei cani negli appartamenti e chi invece era contrario. Da oggi non sarà più così perché il nuovo Codice civile vieta all’assemblea o al regolamento del condominio di porre limiti alla detenzione degli animali da affezione.

Ma attenzione! Se i condòmini approvano all’unanimità, sia in sede di assemblea che alla stipula dell’atto notarile di acquisto, un regolamento in cui è vietato detenere animali in casa, questo è a tutti gli effetti valido e non può essere impugnato.

Quest’ultima opzione è però molto rara e pertanto non mi preoccuperai più di tanto. Magari, se sei in procinto di acquistare una casa e hai un cane o un gatto verifica il regolamento condominiale prima di firmare il rogito.

E in caso di affitto? In quest’ultimo caso ci potrebbero essere dei problemi che non solo legati al regolamento condominiale, bensì al proprietario della casa che può decidere di non affittare a chi ha un animale. È nel suo diritto e non potete fare nulla al riguardo se non continuare a cercare casa.

Come far cambiare idea ad un proprietario di casa?

Inverti la rotta! I cani, se ben educati, sono accettati ovunque! Cani che non abbaiano se lasciati soli, cani che non distruggono quando il proprietario è assente, esistono e non sono delle eccezioni ma cani che sono stati educati a convivere con le nostre regole. Sono cani che hanno avuto la possibilità di frequentare un centro cinofilo, e che hanno imparato le regole della convivenza civile. Aggiungo, inoltre, che con il programma City Dog Walk, impara anche il proprietario, il che non è proprio così scontato.

Doveri del proprietario di casa

È necessario sottolineare che la presenza di cani o gatti all’interno degli appartamenti non può prescindere dal rispetto degli spazi comuni e dei diritti altrui. Ma quali sono queste regole? Vediamole insieme:

Nella tua veste di proprietario del cane devi sempre e comunque rispettare la libertà, tranquillità e incolumità degli altri condòmini. Questo è il motivo per cui quando cammini con il tuo cane negli spazi comuni del tuo condominio devi attenerti a quanto segue:

  • Sei tenuto a vigilare sul cane affinché non arrechi danno agli altri o a cose
  • Sei tenuto a raccogliere gli escrementi del cane accuratamente e subito dopo che il cane ha defecato. Inoltre, dovrai assicurarti che il tuo cane (soprattutto se maschio) non faccia la pipì a ridosso di piante e fiori o sul portone. Laddove, incidentalmente, il cane dovesse fare la pipì nell’area condominiale sei obbligato a pulire la zona interessata
  • Negli spazi comuni, e in presenza di altre persone, il cane dovrà essere tenuto a guinzaglio. Il guinzaglio non potrà superare la lunghezza massima consentita dalla legge, cioè 150 cm. Il cane non può girovagare senza guinzaglio nel giardino condominiale (Corte di Cassazione sentenza n. 4672/2009). Solo un regolamento condominiale approvato all’unanimità potrebbe impedirne il diritto alla passeggiata.
  • Sei inoltre tenuto ad avere sempre con te la museruola del cane e fargliela indossare in caso di necessità.

Quanto può abbaiare un cane in condominio?

Il dato incontrovertibile è che i cani abbaiano e l’abbaio non si può eliminare. La giurisprudenza ha più volte sottolineato che il cane ha il diritto di abbaiare. È quindi inevitabile che i vicini possano sentire il tuo cane abbaiare di tanto in tanto.

Ma fino a che punto l’abbaio può essere tollerato e cosa si può fare se il cane abbaia troppo? Non è semplice stabilire, dal punto di vista della giurisprudenza, fino a che punto un abbaio rientra nella normalità e quando invece l’abbaio è molesto come, per esempio, un cane che abbaia tutto il giorno in assenza dei proprietari o, peggio ancora, di notte.

Per la legge, un rumore superiore alla normale tollerabilità è considerato un illecito. Nel caso dell’abbaio quando questo viene sentito solo da poche persone viene considerato un illecito civile.

Al contrario, quando l’abbaio viene percepito da un numero elevato di persone (tutti i condòmini del palazzo o quelli del palazzo antistante) non si parla più di illecito bensì di reato, nello specifico quello del disturbo alla quiete pubblica. È importante sottolineare che non contano le persone che si sono lamentate ma quante avrebbero potuto avvertire il cane che abbaia.

Cosa fare se i vicini si lamentano del tuo cane che abbaia?

Un cane che abbaia incessantemente quando non sei in casa è un cane che con molta probabilità soffre di “ansia da separazione”. A livello statistico questo è il problema n. 1 lamentato da molti proprietari. Purtroppo, però, i proprietari i cui cani soffrono di questo disturbo lo vivono solo come un problema che il cane gli ha causato quando, invece, la domanda che dovrebbero porsi è un’altra, e cioè:

  • quanto soffre il cane quando mi allontano?
  • c’è qualcosa che posso fare per aiutarlo?

Ecco, solo se ci si ponesse la giusta domanda si riuscirebbe anche a risolvere il problema. Come? Contattando un riabilitatore comportamentale qualificato (e non un educatore) che una volta valutato il livello di stress provato dal cane, metterà in atto un programma di desensibilizzazione e controcondizionamento che con il tempo porterà benefici al cane e tranquillizzerà anche i vicini di condominio.

Hai un cane che abbaia molto quando non sei in casa e i tuoi vicini si sono lamentati?

Cosa fare se il cane del vicino abbaia anche di notte?

Prima di sporgere querela è consigliabile seguire la seguente procedura:

  • Contatta il proprietario del cane e con calma cerca di fargli capire che il cane ha bisogno di essere aiutato. È importante anche coinvolgere gli altri condòmini ed eventualmente inserire la questione nell’O.d.g. dell’Assemblea condominiale
  • Se purtroppo il proprietario non si mostra collaborativo contatta la AUSL. Il suo compito è quello di verificare l’eventualità che il cane non venga accudito in maniera corretta. Se questo fosse il caso la AUSL rilascerà un verbale
  • Il verbale lo puoi utilizzare come prova; recati presso le Autorità preposte (Polizia comunale o Carabinieri) e sporgi denuncia

Ci sono numerose sentenze che potrebbero tornarti utili per perorare la tua causa, te ne cito alcune:

  • Corte di Cassazione, sentenza n. 36241 del 2004: “per il continuo abbaio del cane durante la notte è responsabile il proprietario anche se il disturbo viene percepito da un solo vicino di casa”;
  • Corte di Cassazione, sentenza n. 38034 del 2013 “…..l’utilizzo del collare anti-abbaio è collegato ad un’educazione fondata sul dolore, capace di incidere sulla natura psicofisica del cane, danneggiandola irreparabilmente.”
  • Corte di Cassazione, sentenza n. 36461/2014 “il proprietario è responsabile di ciò che fa il cane”.

Il cane può salire in ascensore?

Si. Una sentenza del 22 luglio 2016 del Tribunale di Cagliari ha decretato che “il diritto di detenere animali in condominio si estende anche alla possibilità di trasportarli in ascensore”. Laddove dovesse esserci un regolamento condominiale che ne vieti l’ingresso lo stesso deve essere annullato, anche in presenza di condòmini che, con tanto di certificato medico, dichiarano di essere allergici. Sarà comunque cura del proprietario pulire laddove il cane dovesse sporcare.

Obblighi del proprietario

È necessario, in quanto proprietario di un cane, che ti attenga ai seguenti obblighi volti a tutelare la sicurezza e la salute non solo tua e dei tuoi familiari, ma anche degli altri condomini:

Diritti del proprietario

Oltre ai doveri è importante parlare anche dei tuoi diritti di proprietario di un cane o di un gatto. Quali sono? Vediamoli insieme:

  • Qualsiasi delibera condominiale che impedisca al cane di utilizzare, per esempio, l’ascensore o di camminare nel giardino condominiale, è annullabile dal giudice. Se questo dovesse rappresentare il problema che stai avendo con il condominio presso cui abiti allora sappi che puoi presentare ricorso al tribunale. Attenzione però che ci sono dei limiti temporali per la presentazione del ricorso
  • Se nell’assemblea sono stati introdotti limiti sulla libertà del cane, senza che l’argomento fosse inserito nell’ordine del giorno, ma inserito, per esempio, nella voce “varie ed eventuali”, la delibera è considerata già nulla e non c’è necessita di ricorrere al giudice per farla annullare. Basta semplicemente inviare una lettera tramite raccomandata A/R all’amministratore ricordandogli che è stato commesso un illecito.

Quali cani si possono tenere in un condominio?

Non esiste una legge che vieti la presenza di talune razze all’interno di un condominio. È però importante sottolineare che tutti i proprietari di cani, e in maniera particolare di alcune razze come, per esempio, il cane corso, il malinois, l’amstaff, il pitbull, il mastino napoletano, il rottweiler, dobermann ecc. ecc. dovrebbero rivolgersi ad un centro cinofilo come Cane Campione per iniziare fin da subito un programma di educazione base o, meglio ancora, di City Dog Walk.

Un’avvertenza. Evita centri in cui si utilizzano metodi coercitivi punitivi (tanto per fare un esempio dove si utilizza, tra le altre cose, il collare a strozzo chiamato anche a strangolo o a scorrimento). Questi non sono metodi educativi all’insegna del rispetto dell’altro essere ma dei veri e propri maltrattamenti. Il tuo cane non solo soffrirà sia a livello fisico che psichico ma potrebbe sviluppare, sempre a causa di questi metodi brutali, comportamenti aggressivi nei confronti delle persone e nei confronti degli altri cani.

Quanto spazio deve avere un cane?

Dal mio punto di vista l’intera casa. Puoi eventualmente impedirgli di andare in camera da letto oppure la cucina quando non ci sei, per una mera questione igienica. Se invece pensi di rinchiuderlo in una stanza perché, in tua assenza, combina guai fai molta attenzione.

Il cane non mette in atto dei dispetti ma, con il rosicchiamento dei mobili, cerca di abbassare lo stato di ansia che lo ha pervaso. In questo caso il consiglio spassionato è quello di contattarci prima che sia troppo tardi. Da ultimo: il cane non può essere lasciato da solo per intere ore in balcone. Potresti essere denunciato per maltrattamento.

Quanto possono stare a casa da soli i cani?

Un cane adulto non può stare più di 5 ore da solo in casa. Dopo questo lasso di tempo deve poter uscire, deve poter correre, deve poter giocare, deve poter annusare, deve potersi svagare. Se il tuo orario di lavoro non ti consente di rientrare entro le 5 ore, dovrai organizzarti diversamente. Contatta un dog sitter referenziato della tua zona oppure lascia il tuo cane presso un centro cinofilo dove è presente il servizio dell’asilo diurno.

Cinzia Cecconi
Direttore Sportivo
Riabilitatore Comportamentale
Istruttore di City Dog Walk

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