I Fiori di Bach funzionano sui cani? Dosi e corretta somministrazione

I Fiori di Bach possono essere una soluzione per i cani agitati? Scopri di più su come aiutare il tuo amico a quattro zampe.
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I Fiori di Bach funzionano sui cani? È la domanda di rito che mi rivolgete quando, parlando di problematiche comportamentali, vi introduco al mondo dell’omeopatia e, in maniera particolare, ai Fiori di Bach. Con questo articolo vi spiegherò cosa sono, come funzionano e soprattutto per quale motivo, in qualità di riabilitatore comportamentale, ne consiglio vivamente l’uso.

Cosa sono i Fiori di Bach?

Sono delle soluzioni liquide, ottenute da infusi preparati con fiori, ognuno con un’impronta specifica che agisce in modo da riequilibrare, riparare e riordinare i disturbi che si sono creati sia a livello fisico che mentale ed emotivo. Il nome fa riferimento al Dott. Edward Bach, un medico inglese vissuto a cavallo del XIX e XX secolo, noto erborista, che tentò di trovare un metodo di autoguarigione basato su quello che la natura mette a disposizione degli esseri umani.

Partendo dall’asserzione che gli stati mentali siano la causa principale di alcune malattie, il Dott. Bach studiò la composizione di 38 essenze floreali, successivamente nominati Fiori di Bach, descrivendo per ognuno di essi le caratteristiche nonché l’uso per il trattamento dei vari tipi di sintomi presenti nelle persone.

Fiori di Bach e omeopatia: stiamo parlando della stessa cosa?

I metodi di cura con le essenze floreali si avvalgono di principi apparentemente analoghi a quelli omeopatici. Il Dott. Bach durante la sua carriera conobbe e utilizzò l’omeopatia; successivamente però, decise di sperimentare un metodo semplice e che allo stesso tempo potesse essere più autonomo.

I principi, comunque, che sono alla base dei due rimedi sono diversi. In omeopatia il principio fondante è che “il simile cura il simile”, mentre i Fiori di Bach si fondano sul principio ”trasformatore”, vale a dire che ogni fiore è collegato ad uno stato d’animo bloccato e che con l’assunzione del fiore lo stato si trasforma da negativo in positivo.

Fiori di Bach per cani

Il Dott. Bach durante la sua vita ha curato, con successo, numerosi pazienti scrivendo anche articoli il cui scopo era quello di divulgare il suo innovativo sistema. È interessante notare come il Dott. Bach ha sempre insistito sul fatto che i fiori si sarebbero rivelati efficaci anche per la cura di piante e animali.

Una sua collaboratrice, Nora Weeks, nel 1939 eseguì i primi test sugli animali. È veramente affascinante rileggere quanto da lei scritto nel 1942 “gli animali soffrono di stati d’animo al pari degli esseri umani e quindi indicano chiaramente quale sia il loro stato di salute…i fiori risolvono allo stesso modo i problemi di uomini e animali”.

In che modo i fiori di Bach possono aiutare i cani, ma anche gatti, cavalli e tanti altri animali?

Il principio alla base dei Fiori di Bach, abbiamo detto, risiede nel fatto che gli stati mentali sono la causa principale delle malattie. Il modo migliore, quindi, per il loro corretto uso sta nell’individuare la personalità del soggetto.

Qualcuno potrebbe obiettare che tale concetto, cioè quello di personalità del cane, di fatto metta in dubbio l’utilità del loro uso perché non viene riconosciuta nessuna personalità al cane; in molti ambienti cinofili si parla, infatti, solo ed esclusivamente di tempra, ahimè. Permettetemi di dissentire fermamente con chi la pensa così.

Chi presume che il cane sia solo un oggetto senza personalità, e che debba ubbidire senza se e senza ma a quello che gli viene ordinato, non solo non ha capito chi è veramente il cane, ma è anche moralmente colpevole, nonché da condannare, perché causa di tante sofferenze.

A tal proposito mi permetto di disturbare Charles Darwin che già nel 1871 con la pubblicazione del suo libro “L’origine dell’uomo” scrisse: “le sensazioni e le varie facoltà ed emozioni, quali l’amore, la memoria, l’attenzione, la curiosità, l’imitazione, la ragione …di cui tanto si vanta l’uomo sono rintracciabili in forma incipiente e talora perfino sviluppata anche negli animali…”.

In quanto riabilitatore comportamentale lavoro proprio sulle emozioni che i cani mettono in mostra difronte a situazioni che incutono loro paura, stress, rabbia, preoccupazione. Il mio compito consiste nel valutare obiettivamente i tratti personali del cane e successivamente tracciare un percorso riabilitativo che gli consentirà di vivere meglio la propria quotidianità. In questo processo di riabilitazione i Fiori di Bach possono tornare utili.

Fiori di Bach per cani agitati

Esistono numerose combinazioni di essenze floreali che possono essere utilizzate per cani agitati. La scelta, che dovrà essere fatta da un veterinario esperto in Fiori di Bach o da un riabilitatore comportamentale, viene effettuata dopo aver valutato attentamente il caso e le motivazioni che hanno determinato l’agitazione. È importante quindi capire cosa ha scatenato lo stress emotivo nel cane.

Quello che posso consigliare, a livello generico, è di avere sempre con a portata di borsa un rimedio floreale di emergenza che, commercialmente, prende il nome di Rescue Remedy.

Possiamo considerare il Rescue Remedy come una sorta di pronto soccorso in bottiglietta. Numerosi veterinari lo utilizzano per calmare gli animali prima di procedere alla visita o anche nel post-operatorio.

Il Rescue Remedy non interferisce con altre essenze floreali ma, anzi, le rafforza ed è tendenzialmente composto da:

  • Impatients (Impatiens glandulifera) – rimedio per l’impazienza, l’irritabilità, la mancanza di senso di cooperazione. Viene utilizzato su cani che si eccitano molto facilmente durante l’addestramento e che avendo fretta commettono numerosi errori
  • Star of Betlehem (Ornithogalum umbellatum) – è il rimedio che ripristina la calma fisica, mentale ed emotiva
  • Cherry Plum (Prunus cerasifera) – riporta serenità e autocontrollo. È utile per tutti quei cani nervosi, paurosi, che vanno nel panico, fobici e che reagiscono alle situazioni con la fuga o la lotta
  • Rock Rose (Helianthemum nummulrium) – è il rimedio per le grandi paure, il panico e il terrore. Ridona coraggio, calma e audacia. Viene utilizzato anche quando il cane soffre di agorafobia e deve uscire
  • Clematis (Clematis vitalba) – riporta l’attenzione e la concentrazione. Viene anche utilizzato in caso di shock

Fiori di Bach per cani che abbaiano

Molti di voi mi chiedono, inoltre, se esistono Fiori di Bach che possano far smettere di abbaiare il cane. Prima di andare avanti, consentitemi una premessa: nel corso di millenni l’uomo ha selezionato soggetti che più di altri abbaiavano, perché l’abbaio rappresentava una sorta di campanello di allarme rispetto a qualcosa di straordinario che stava accadendo.

I cani abbaiano e i loro abbai hanno significati diversi che devono essere interpretati e non gestiti con noia e irritazione.

Ciò detto, se il tuo cane abbaia troppo, puoi aiutarlo a rilassarsi e a reagire con un pochino più di calma e serenità somministrandogli:

  • Holly (Ilex aquifolium) – ripristina la tolleranza. Viene utilizzato su quei cani che hanno antipatie specifiche come il postino oppure un vicino di casa o il veterinario
  • Balsamo dell’Himalaya – (Impatiens) vedi la descrizione sopra
  • Vite (Vitis vinifera) – cura la prepotenza e l’eccessiva difesa del territorio

Come possono essere dati i Fiori di Bach ai cani, e in quali dosaggi?

Le essenze floreali possono essere assunte da sole o in combinazione con altre forme di cura. Sono un prodotto naturale, privo di tossicità e senza effetti collaterali.

Un altro dato molto importante, da tenere in considerazione, è che non sono testati sugli animali, come invece capita per molti altri farmaci.

Vengono venduti in boccette che, se conservate in maniera corretta, si manterranno per lungo tempo. Quindi:

  • No all’esposizione dei Fiori di Bach al sole
  • No alle alte temperature
  • Non metterle vicino ad apparecchi come il microonde o la televisione che emettono onde elettromagnetiche

Dosi e corretta somministrazione

La dose standard è di 4 gocce, ma per cani di taglia grande si arriva fino a 6 gocce.

Le stesse possono essere somministrate per via orale e applicate direttamente:

  • sopra o sotto la lingua
  • sopra il naso dove potrà leccarsele
  • strofinate sulle gengive o sulle labbra

oppure

  • nella ciotola dell’acqua
  • direttamente sugli alimenti

La somministrazione dei Fiori di Bach attraverso il cibo o l’acqua non è però un metodo del tutto affidabile perché non si può sapere con certezza la quantità che viene eventualmente ingerita. In genere è un metodo consigliato per gli animali selvatici e non per i cani.

In conclusione

Gli animali reagiscono subito ai Fiori di Bach se ovviamente questi sono stati scelti in maniera corretta. Gli effetti in genere sono immediati, ma in alcuni casi si devono aspettare almeno 24 ore per iniziare a vedere dei cambiamenti. Ciò detto, non bisogna mai dimenticare che la somministrazione dei Fiori di Bach deve avvenire in concomitanza con un percorso riabilitativo affinché si possano vedere gli effetti di cambiamenti benefici e duraturi sul tuo amico cane.

Cinzia Cecconi
Riabilitatore comportamentale
Dirigente Sportivo riconosciuto CONI
Centro Cinofilo Cane Campione

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