Come funziona il cervello dei cani? Curiosità e somiglianze con l’uomo

Il cervello dei cani e quello delle persone presentano molte similitudini. Volete saperne di più? Scopritelo assieme a noi leggendo questo approfondimento!
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cervello dei cani

Il cervello dei cani, anzi per essere più precisi la mente del cane, è oggetto di studi relativamente recenti. Gli scienziati, a partire dagli anni ’80, hanno cercato di capire come funziona la mente del cane e quali sono i processi cognitivi che si compiono all’interno della loro mente.

Il cane non è soltanto un soggetto che nel corso di millenni si è evoluto per ubbidire ciecamente ai comandi che gli vengono impartiti. Il cane è molto più di questo, e compito degli scienziati è quello di spiegarci non soltanto ciò che l’animale è in grado di fare, ma perché si comporta in un determinato modo e soprattutto come mai il suo comportamento si modifica in base alle sollecitazioni ambientali.

La mente del cane

I cani, fortunatamente, non vengono più considerati degli organismi passivi, cioè organismi che rispondono solo ed esclusivamente agli stimoli ambientali ma esseri complessi in grado di interagire con l’ambiente esterno in maniera attiva ed intelligente.

La mente dei cani è secondo Roitblat, uno studioso di cognizione animale, “un insieme delle strutture cognitive, dei processi e delle rappresentazioni interposte tra l’esperienza e il comportamento”. Nel suo studio Roitblat sottolinea come l’animale ha una profonda conoscenza dell’ambiente in cui vive. Egli si sofferma, in maniera particolare, sul modo in cui queste conoscenze intervengono nel determinare il comportamento che tutti noi possiamo osservare.

I cani, quindi, non sono solo in grado di eseguire gli esercizi della posizione del seduto, terra o di ritornare al vieni, ma capaci anche di saper contare e di risolvere esercizi complessi. Come? Vediamolo insieme.

I cani sono in grado di capire quello che diciamo?

I cani sono sicuramente in grado di imparare un certo quantitativo di parole che in genere vengono associate a determinate azioni.

Studi condotti in tal senso hanno evidenziato che il cervello dei cani è in grado di elaborare il linguaggio in maniera molto simile a quello che fa un bambino nei primi anni vita.

Per il cane un determinato suono viene, con il tempo, associato ad un’azione. Agli inizi sarà necessario associare il suono della parola a un movimento del nostro corpo o ad un oggetto e poi con il tempo il cane sarà in grado di eseguire quell’esercizio semplicemente quando glielo chiederemo con la sola voce.

La maggior parte dei cani è in grado di comprendere all’incirca 160/170 parole che vengono apprese nel corso del tempo. Si tratta più o meno dello stesso numero di parole che un bambino di 2 anni può apprendere e comprendere.

Alcune razze possono arrivare a comprendere fino a 250 parole, sempre ovviamente con un adeguato addestramento.

Un caso a parte riguarda una Border Collie di nome Chaser che, dopo un addestramento intensivo durato 3 anni, era in grado di distinguere i nomi di 1022 giocattoli. Praticamente una piccola genia!

Esistono razze di cani più intelligenti rispetto alle altre?

Esistono razze che sicuramente mostrano una maggiore abilità nell’eseguire alcuni esercizi rispetto ad altre, ma non parlerei di cani più intelligenti, perché tutti i cani sono intelligenti.

Si tratta di razze che nel corso dei secoli sono state selezionate dall’uomo per affidargli dei compiti di collaborazione complessi. La loro capacità di apprendere è, da un lato, legata ad una selezione di tipo genetico, dove l’uomo ha prediletto determinate caratteristiche rispetto ad altre, e soprattutto a una maggiore predisposizione collaborativa con gli esseri umani.

Le razze che hanno mostrato maggiore capacità di comprensione sono:

  • Border Collie
  • Pastore Tedesco
  • Barboncino
  • Golden Retriver
  • Dobermann

È comunque importante sottolineare che qualsiasi cane, anche appartenente a queste razze sopra menzionate, avrà difficoltà ad apprendere qualsiasi compito se prima non ci sarà stato un adeguato programma di addestramento che tiene conto di criteri specifici legati all’apprendimento. In poche parole: nessuno nasce imparato!

Il cane è più intelligente del gatto?

È una domanda che capita spesso di sentire e a cui alcuni scienziati hanno voluto dare una risposta andando a contare i neuroni presenti all’interno del cervello delle due specie.

Gli amanti dei cani saranno contenti di sapere che i cani hanno più neuroni dei gatti.

Ma questa scoperta ha risolto il dilemma? Non proprio. Piuttosto, quello che bisogna dire è che la domanda è illogica perché fare un paragone fra specie diverse, che hanno avuto storie evolutive diverse, non ha veramente senso. Quello che ha valore per un cane potrebbe essere irrilevante per un gatto, così come per noi.

La domanda giusta da porsi è se il cane sia più intelligente di un lupo cresciuto a contatto con gli esseri umani.

In un esperimento condotto sia con cani che con lupi è stato presentato un contenitore chiuso all’interno del quale era stato riposto del cibo.

Solo una piccola percentuale di cani è stata in grado di aprire il contenitore, mentre tutti i lupi hanno completato con successo l’esperimento. L’intelligenza del cane quindi ne è uscita malconcia? Non esattamente.

Quello che in realtà è entusiasmante in questo esperimento è che i cani, trovandosi in difficoltà, hanno cercato con lo sguardo l’aiuto della persona presente in stanza. La loro strategia nel cercare di risolvere il problema è stata quella di chiedere aiuto, mentre i lupi, sebbene cresciuti da esseri umani, hanno mantenuto la loro caratteristica ancestrale: hai un problema? Risolvilo perché nessun altro lo risolverà per te.

I cani capiscono meglio il tedesco dell’italiano?

No, non è così. Si tratta di una leggenda metropolitana che va avanti, purtroppo, ancora oggi. I cani sono in grado di comprendere, con il giusto esercizio di associazione iniziale, qualsiasi lingua del mondo.

Se si utilizza il tedesco, piuttosto che l’italiano, è per avere un tono imperioso, essendo il tedesco una lingua secca dai toni abbastanza duri. A cosa serve avere il tono imperioso? Ad intimorire il cane e quindi renderlo più docile. Il cane eseguirà quello che gli viene chiesto per il timore delle conseguenze.

È necessario intimorire il cane? Assolutamente no! Qualsiasi cosa volete fare con il cane è importante conquistare la sua fiducia. È solo attraverso forme di collaborazione attive e proattive che si ottengono i migliori e più duraturi risultati.

E voi, siete in grado di capire i vostri cani?

All’interno delle loro belle e pelose testoline ci sono milioni di neuroni che grazie ai loro impulsi sono in grado di generare pensieri, né più né meno come noi.

Il problema è che i cani, non parlando la nostra lingua, non possono spiegarvi che cosa gli passa per la mente; non sono in grado di dirvi che non amano essere lasciati soli o che hanno paura, oppure che, quando andate in passeggiata, preferirebbero evitare quella strada stretta dove dietro i cancelli ci sono altri cani che li minacciano di morte.

È per questo che dovete sforzarvi ad imparare a decifrare i loro pensieri ponendo la massima attenzione sul loro linguaggio del corpo. Arroccarsi su posizioni del tipo “il cane me lo fa per dispetto” non solo non risolve il problema, ma lo sminuisce.

I cani sono in grado di provare vergogna e sensi di colpa?

Quante volte vi ho sentito dire che il cane capisce quando l’ha combinata grossa perché mostra vergogna e sensi di colpa. In realtà queste emozioni molto complesse sono al momento difficili da interpretare in un cane.

In un esperimento condotto dalla Dottoressa Horowitz del Barnard College, un’esperta di cognitivismo, si è scoperto che quello sguardo che viene interpretato come senso di colpa o vergogna in realtà è paura di essere sgridati.

Ora questo non si significa che i cani non siano in grado di provare vergogna o sensi di colpa ma, al momento, la scienza non è in grado di confermarlo.

I cani provano emozioni negative come ansia e paura?

Si. Molti cani purtroppo soffrono di ansia e provano paura, esattamente come voi. È necessario quindi evitare tutte quelle situazioni che vanno a detrimento del loro benessere psicologico e fisico. Quali?

  • Metodi educativi basati sulle punizioni e coercizioni
  • Strumenti di controllo come i collari a strozzo, anche noti come collari a scorrimento, che non insegnano nulla al cane, se non ad avere paura, e che a lungo andare provocano anche gravi patologie
  • Solitudine
  • Mancanza di spazi adeguati
  • Deprivazioni sensoriali
  • Mancanza di attività fisica adeguata

Cosa fare?

Evitare che tutto quanto sopra descritto accada. Spesso fate degli errori in assoluta buona fede che però hanno delle conseguenze sulla salute psicofisica del cane. È necessario, pertanto, informarsi su come gestire correttamente il cane e chiedere aiuto a professionisti certificati che sapranno risolvere, insieme a voi, molte situazioni.

I cani possono interpretare le emozioni delle persone?

I cani possono comprendere le vostre emozioni. È stato condotto un esperimento in cui si mostravano delle foto di volti umani. I cani avevano reazioni avversive quando le foto mostravano volti arrabbiati, in particolar modo bocca e occhi, mentre non mostravano nessuna reazione a volti felici.

I cani sono inoltre molto bravi a comprendere le emozioni provate da altri cani. Con lo stesso esperimento sono state mostrate ad un gruppo di cani foto di altri loro simili; quando le foto mostravano cani con espressioni facciali giocose, rispondevano con abbai a loro volta giocosi mentre emettevano ringhi e abbai di avvertimento quando venivano mostrate foto di cani aggressivi.

I cani possono essere empatici?

Anche l’empatia è un’emozione complessa e ci sono delle evidenze scientifiche a favore del fatto che i cani siano empatici. Che esperimento è stato condotto per arrivare ad una simile affermazione?

Sappiamo tutti che lo sbadiglio è contagioso e questo perché, quando qualcuno sbadiglia, si innesca un processo empatico che ci fa a nostra volta sbadigliare, indipendentemente dal fatto che lo sbadiglio sia dovuto a noia, stress o fatica.

Quello che tutti non sanno è che anche gli scimpanzé e i babbuini rispondono agli sbadigli dei membri della loro stessa specie e, da uno studio condotto sui cani, si è avuto prova che questo succede anche ai cani.

La cosa interessante è che i cani rispondono in maniera empatica allo sbadiglio solo se questo viene emesso dal loro proprietario e non da un estraneo. Questo risultato sorprendente ha permesso quindi di dichiarare che i cani instaurano delle forti connessioni emotive solo con le persone a cui tengono in maniera particolare.

Due cervelli un solo cuore

Non è un segreto per nessuno che i cani adorino i premietti che gli vengono elargiti dai proprietari, ma studi effettuati hanno rivelato che i cani adorano anche le coccole dei proprietari.

Ricerche sul cervello dei cani hanno prodotto delle immagini in cui si è evidenziato che alla vista sia del cibo preferito che dei proprietari che li coccolano si attivava il nucleo caudale, una formazione ricurva simile al corno di un ariete, che si trova sulla parte superiore del talamo. Questo accade anche nel nostro cervello quando veniamo premiati o coccolati.

Il Dott. Gregory Berns, un neuroscienziato della Emory University in Georgia (USA), crede fermamente che questi risultati confermino che il legame con gli esseri umani rappresenta un valore molto alto per i cani.

Gli scambi che avvengono nel cervello a livello chimico hanno il potere di rinforzare il legame uomo cane e viceversa. Quando vi soffermate a coccolare il vostro cane, oppure quando i vostri occhi si agganciano ai loro, entrambi i cervelli si riempiono di oxitocina, l’ormone della felicità.

Per concludere, al momento non sappiamo ancora spiegare che cosa passi nella testa dei cani quando improvvisamente si mettono a correre come dei forsennati per il giardino, o per quale motivo vi adorino mentre non si può dire lo stesso di alcune persone che vi circondano. Ma va bene così!

Cinzia Cecconi
Riabilitatore Comportamentale
Centro Cinofilo Cane Campione

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