Legare il cane alla catena è reato? Cosa dice la Legge?

Cane alla catena: dalla normativa nazionale alle leggi per regione. Evita sanzioni e assicura il benessere del tuo amico a 4 zampe. Scopri cosa fare!
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cane alla catena

Il cane a catena è un argomento di cui, in tutta onestà, non vorrei più occuparmi, perché la ritengo una pratica abominevole; purtroppo, però, la realtà dei fatti mi costringe a farlo. Immagino che tutti voi siate al corrente degli incendi che questa estate hanno devastato il nostro bellissimo Paese. Non so, però, se vi è capitato di leggere che tra le vittime di questi incendi, provocati dalla mano meschina dell’uomo, c’erano tantissimi cani che essendo legati a catena hanno fatto una fine orribile. Morire arsi vivi non è assolutamente una esperienza da augurare anche al peggior nemico.

Perché i cani vengono legati alla catena?

Ma perché i cani vengono messi a catena? Ecco le motivazioni più comuni:

  • il cane scappa quando non sono in casa
  • il cane scappa anche quando sono in casa
  • il cane fa le buche in giardino
  • il cane distrugge le piante

Il mio obiettivo, con questo articolo, è quella di farti cambiare idea, sia che tu abbia intenzione di mettere il cane a catena o se già lo fai. Come? Spiegandoti che dietro a quei comportamenti messi in atto dal tuo cane, ci sono sempre delle motivazioni, e il più delle volte, quei comportamenti sono una conseguenza di una tua errata gestione. Ovviamente mi soffermerò anche sulla normativa, sia nazionale che regionale, spiegandoti cosa dice la legge e come devi comportati.

Che fare se il tuo cane ha la tendenza a scappare?

Analizziamo insieme le motivazioni che fanno del tuo cane un animale in fuga. Sia che il tuo cane scappi quando non ci sei, sia che tu sia in casa le motivazioni sono:

  • il cane si annoia a stare da solo in giardino e trova molto più attraente l’ambiente al di fuori del cancello
  • tu e il cane non avete stabilito nessun tipo di relazione. Siete due individui, appartenenti a due specie diverse, che vivono sotto lo stesso tetto come due perfetti estranei
  • Il tuo cane è un cane maschio non sterilizzato e quando capta a livello olfattivo una femmina in calore ha la tendenza a scappare

Nei primi due casi basta impegnarsi per creare una relazione fra te e il tuo cane. Tanto per cominciare inizia a giocare a palla, oppure al tira e molla, ingaggia il tuo cane nelle attività di tutta la famiglia, portarlo a spasso, fagli conoscere il mondo e consentigli di relazionarsi con altri cani. E soprattutto, non tenerlo separato dal resto della famiglia. Quando siete tutti in casa consentigli di entrare. Non dimenticare che il cane è un animale da branco ed obbligarlo a stare da solo in giardino, mentre tutta la famiglia è in casa, è veramente crudele.

Che fare se il tuo cane fa le buche in giardino e distrugge le piante

Se, al contrario, lo vorresti mettere a catena perché ti distrugge il prato all’inglese facendo le buche, oppure perché mangia le piante, sappi che il cane quando manifesta questi comportamenti è perché si annoia. Stare da solo per tante ore, in attesa che qualcuno ritorni a casa, può essere veramente frustrante per molti cani; ecco quindi che cercano di tenersi occupati facendo cose molto gratificanti.

Ci sono tante soluzioni che puoi mettere in atto, quando non ci sei, per tenerlo occupato:

  • Prima di uscire per andare al lavoro, portalo a fare una bella e lunga passeggiata. In questo modo, non solo farà i suoi bisogni fuori (che dovrai raccogliere e gettare negli appositi contenitori) ma avrà modo di interagire con l’ambiente esterno, che è diverso da quello di casa o del giardino dove lo hai condannato agli arresti domiciliari. Avere un giardino è un plus, e non un luogo di confinamento a vita del cane. Anche tu che hai un giardino devi quindi impegnarti a portare il cane a spasso e a farlo socializzare nella maniera corretta
  • Prima di andare via, dagli un Kong ripieno di prelibatezze. Cercare di mangiare il contenuto del Kong lo terrà occupato per un bel po‘. Se poi avessi una piccola area del giardino da mettere a disposizione del cane, potresti anche nascondere il Kong all’interno di una buca che poi andrai a ricoprire con un po’ di terra o sabbia. La ricerca olfattiva stanca molto il cane, così come leccare il Kong per far uscire il cibo. In questo modo il tuo cane rimarrà impegnato per un po’ di tempo.
  • Se però sai di rimanere fuori casa per molte ore, il consiglio è quello di portarlo in asilo. Sotto la supervisione di educatori cinofili diplomati e riconosciuti dal CONI, il tuo amico a quattro zampe avrà modo di stancarsi e divertirsi allo stesso tempo, anziché annoiarsi e fare danni in giardino.

Se il tuo cane scappa perché in giro ci sono delle femmine in calore, sta mettendo in atto un comportamento naturale. Il problema però è che se, per esempio, nell’attraversare una strada trafficata, provocasse un incidente, saresti responsabile del danno provocato; mentre se nell’incidente ci scappa il morto, purtroppo dal civile si passa al penale. La legge in materia è molto chiara: un proprietario è sempre responsabile del cane, anche in sua assenza. Cosa fare quindi per prevenire la fuga del cane innamorato?

Devi rivedere la recinzione del tuo giardino:

  • Se ci sono buchi alla rete vanno riparati
  • La rete deve essere alta almeno 180 cm fuori terra
  • In caso di cani acrobatici è necessario che la parte finale della recinzione si pieghi leggermente all’interno del tuo giardino.
  • I cani non saltano altezze di 180 cm ma si arrampicano sulla rete. È pertanto importante che le maglie della rete non siano larghe, ma piccole
  • Evita la rete elettrosaldata. Più la rete è rigida e più facile sarà per il cane arrampicarsi
  • Controlla il tuo cane di tanto in tanto quando sei a casa
  • Quando esci lascia il cane in casa

Se non hai la possibilità di lasciare il cane presso il nostro asilo e vuoi costruire un recinto devi sapere che:

  • La misura minima prevista per legge è di 8 mq per 1 cane adulto.
  • Il recinto, oltre ad essere ben progettato e munito di tutti i confort, dovrà essere pulito regolarmente
  • Deve avere zone di ombra, così come zone in cui il cane possa sdraiarsi al sole
  • All’interno del recinto dovrà essere sistemata una cuccia chiusa su tre lati, pulita e confortevole così come una ciotola con acqua fresca.
  • Il cane dovrà essere abituato a questo confinamento. Costruire il recinto e poi pretendere che, senza fiatare, rimanga lì per molte ore del giorno significa che non sei in grado di gestire il cane e comprendere le sue necessità.

Al tuo ritorno però dovrai farlo uscire dal recinto, farlo giocare, uscire per una bella passeggiata e poi farlo entrare in casa.

Si può tenere un cane legato alla catena: cosa dice la normativa?

Passiamo adesso alla normativa circa il cane a catena. Ad oggi non esiste, purtroppo, una normativa a livello nazionale con regole uniformi per tutto il territorio italiano. Questo però non significa che ci sia un vuoto normativo perché comunque le Regioni e i Comuni possono legiferare in materia e decidere se, come e quando è possibile, o vietato, legare un cane a catena.

Qualcosa comunque sta cambiando. Infatti, a febbraio del 2022 la salute e il benessere degli animali, e quindi la loro tutela, sono entrati a pieno diritto nella Costituzione italiana comparendo negli Artt. 9 (oggetto di particolare tutela) e 41 (relativamente all’iniziativa economica privata).

Questa modifica della Costituzione italiana ha sancito che l’animale, in quanto essere vivente, non può essere sottoposto a sofferenza; partendo da questo principio si evince, quindi, che mettere un cane a catena, significa sottoporlo a sofferenza.

Sentenze sul tema “Legare il cane alla catena”

Nell’attesa, quindi, di una norma a livello nazionale andiamo a dare un’occhiata alle sentenze che in questi anni sono state emesse in merito alla tutela della salute psico-fisica del cane.

La legge nazionale, in linea di principio, stabilisce che è consentito legare il cane a catena, ma solo temporaneamente e se sono rispettate le regole a tutela della salute dell’animale (Sentenza della Corte di Cassazione n. 10164 del 06.03.2018).

  • Chi possiede un cane deve, però, portarlo almeno due volte giorno a passeggio; durante la passeggiata il cane potrà fare i propri bisogni (che ovviamente avrai cura di raccogliere e di cestinare) ma, cosa più importante, la passeggiata consentirà al cane di avere contatti sia con un ambiente diverso da quello in cui vive, sia con altre persone e altri animali, onde prevenire comportamenti aggressivi per mancata socializzazione.
  • Il cane a catena deve poter raggiungere la cuccia, la ciotola dell’acqua e del cibo
  • Il cane dovrà essere lasciato libero almeno una volta al giorno. La durata varia da Comune a Comune, comunque si parla di un minimo di 4 ore ad un massimo di 8/10 ore al giorno
  • Deve essere garantito un riparo al coperto e sollevato da terra con una cuccia chiusa su tre lati
  • La lunghezza minima della catena viene stabilita dai Comuni, comunque non deve essere inferiore ai 4/5 metri (il cane deve poter camminare e sedersi o stendersi) e si deve allestire un giunto girevole che permetta all’animale di avere una buona superficie di movimento

Quando legare un cane a catena è reato?

Il Codice di Procedura Penale, all’Articolo 727, comma 2) così recita: “ Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze. In questo caso il soggetto è punito con l’arresto fino ad 1 anno o con l’ammenda da 1000 a 10.000 euro”.

A riprova di quanto detto, devi sapere che la Sentenza n. 8036 del 20.02.2018 della Corte di Cassazione ha ritenuto un uomo colpevole del reato di maltrattamento di un animale poiché, per numerosi giorni, aveva messo a catena il cane e lo aveva lasciato all’aperto in condizioni igienico sanitarie pessime senza fornirgli riparo, né cibo, né acqua.

Cosa fare se noti che il cane di un tuo vicino è sempre incatenato

Se assisti personalmente al maltrattamento o noti che il cane di un tuo vicino è sempre alla catena, hai il dovere di segnalarlo alle Autorità competenti, Carabinieri o Polizia, cercando comunque di coinvolgere anche la Guardia zoofila della tua città. Ricordati che dovrai:

  • Procurarti dei testimoni
  • Fornire, quando è possibile, il nome e cognome del proprietario del cane maltrattato
  • Denunciare quanto da te visto
  • Fornire tutte le informazioni per consentire alle Autorità di trovare il luogo dove l’animale è detenuto

Quali sono le sanzioni e le multe?

Queste variano a seconda della gravità del caso:

  • multa stabilita da Regione o Comune di appartenenza di importo variabile
  • l’arresto fino ad 1 anno, o il pagamento di un’ammenda che va da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 10.000 mila euro

Cane alla catena: cosa dice la legge nella Regione Lazio

Mi soffermo sulla Regione Lazio perché il nostro Centro Cinofilo Cane Campione si trova nella provincia di Roma.

Nel 2021 la Regione Lazio ha definitivamente vietato la detenzione a catena di qualsiasi animale d’affezione (cani in particolar modo) stabilendo una sanzione che parte da 500 euro fino ad un massimo di 2.500 euro per i trasgressori.

Il nuovo decreto modifica la Legge Regionale Lazio n. 34/1997, relativa alla “tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo”, con un emendamento alle disposizioni collegate alla Legge di Stabilità Regionale del 2021.

La legge prevede un’unica eccezione all’utilizzo della catena: è consentito legare il cane per motivi di salute, come nel caso in cui sia necessario che non si muova a seguito di un intervento chirurgico. Attenzione però: il medico veterinario dovrà certificare la diagnosi e la durata del trattamento.

Altre importanti novità della Regione Lazio in materia di tutela e salute degli animali d’affezione

Due importanti novità introdotte dalla Regione Lazio riguardano gli allevamenti e i collari a strozzo. Grazie alle proposte dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) è stato stabilito:

  • l’obbligo di autorizzazione sanitaria per gli allevamenti (prima di acquistare un cane informati se l’allevatore sia in possesso di questa importante autorizzazione)
  • divieto di vendita di cani non iscritti all’anagrafe canina (i sedicenti allevatori che vendono cuccioli senza microchip non sono in regola con la normativa, e chi non è in regola ha sempre qualcosa da nascondere, oltre al fatto che evade le tasse)
  • divieto di utilizzo di collari a strozzo quando il cane è a catena

Comunque, oltre al Lazio anche Campania, Veneto Puglia, Umbria, Lombardia ed Emilia-Romagna hanno introdotto il divieto dei cani legati a catena.

Per coloro che risiedono in regioni diverse da queste il consiglio, comunque, è sempre quello di andare a verificare la legge regionale o comunale in materia di benessere degli animali.

Per concludere. Mettere un cane a catena è una scorciatoia che non tiene assolutamente conto del benessere psico-fisico del cane. Se hai un cane vagabondo non metterlo a catena, ma contattami. Vedrai che seguendo i miei consigli il problema non si presenterà più!

Cinzia Cecconi
Riabilitatore comportamentale – CONI
Direttore Sportivo riconosciuto CONI
Centro Cinofilo Cane Campione

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