Accoppiamento tra cani, regole e durata: come e quando farli accoppiare

Scelta accurata dei soggetti, fasi del corteggiamento, monta naturale o artificiale: una guida completa all'accoppiamento dei cani.
COSA TROVI IN QUESTO ARTICOLO
accoppiamento dei cani

L’accoppiamento tra cani è un momento molto importante, nonché delicato, per un allevatore. Ci sono regole che devono essere rispettate prima di decidere di far accoppiare due cani e molte di queste sottintendono una profonda conoscenza sia da un punto di vista clinico che medico della razza. Vediamo insieme quali sono queste regole.

La scelta dei soggetti per la riproduzione

La scelta dei soggetti da far riprodurre, ovvero la madre e il padre, avviene in base ad una serie di riscontri e studi fatti a priori e cioè:

  • Analisi e controllo delle caratteristiche morfologico/caratteriali che vogliamo ritrovare nella futura cucciolata
  • Studio delle linee di sangue riportate nei pedigree
  • Analisi e controllo di tutti i test genetici, preventivamente effettuati, al fine di escludere eventuali malattie ereditarie
  • Esami clinici, effettuati a priori, per appurare il buono stato di salute dei riproduttori

Se, dopo questi controlli accurati si accende luce verde, non si dovrà far altro che aspettare che la cagnolina vada in calore.

Gli apparati riproduttivi della cagna e del cane

Prima ancora, però, di avventurarsi sul terreno delicato dell’accoppiamento è necessario conoscere gli apparati genitali di entrambi i sessi e, nello specifico, i loro organi riproduttivi.

L’apparato genitale maschile del cane

L’apparato genitale maschile del cane si compone di:

  • Due testicoli di forma sferica avvolti da particolari involucri. Questi scendono nello scroto verso i due mesi di età. Se ciò non avvenisse, è necessario portare il cucciolo dal veterinario perché questa mancata discesa, chiamata criptorchidismo, può avere nel tempo delle conseguenze spiacevoli. I maschi adulti affetti da criptorchidismo non devono riprodursi. Questa malattia è di origine genetica e quindi trasmissibile alle generazioni future
  • Dopo la loro discesa nella cavità addominale i testicoli sono contenuti nello scroto che può essere visto posteriormente tra le cosce.

La funzione dei testicoli consiste nel:

  • Formare gli spermatozoi (spermatogenesi). Tale processo è sotto il diretto controllo degli ormoni ipofisari e può essere compromesso da squilibri endocrini, fattori dietetici, psichici, sbalzi termici e malattie
  • Produrre gli ormoni maschili (testosterone). Ad ognuno dei testicoli è applicato l’epididimo, dove si raccolgono gli spermatozoi
  • Dall’epididimo parte un dotto referente, chiamato canale urogenitale, che sbocca nell’uretra
  • All’uretra sono annesse a loro volta le ghiandole genitali accessorie, tra cui la più importante è la prostata. Essa secerne un liquido in cui si muovono gli spermatozoi e dal quale traggono energia. Lo sperma è la mescolanza di questo liquido con gli spermatozoi
  • L’uretra viene incorporata nel pene che ha il compito di introdurre gli spermatozoi nelle vie genitali femminili mediante la contrazione dei muscoli alla base del pene in erezione
  • La funzione del pene è proprio quella terminale dell’azione riproduttiva. È un organo che ha forma cilindrica e presenta corpi cavernosi che si riempiono di sangue durante l’erezione. È formato da due parti, il corpo ed il glande, rivestiti da una guaina cutanea denominata prepuzio. Il pene ed il prepuzio sono sospesi all’addome tramite una plica cutanea situata davanti allo scroto

L’apparato genitale femminile della cagna

Gli organi genitali femminili del cane producono gli ovuli e garantiscono protezione al feto fino alla nascita.

Nelle femmine l’apparato riproduttore si compone di:

  • Ovaie. Il loro compito è quello di produrre gli ovociti
  • Salpingi. È un organo di transito dell’ovocita e dove avviene la fecondazione
  • Utero. È dove l’uovo fecondato si impianta e cresce
  • Vagina. È l’organo che accoglie il pene nonché il canale del parto
  • Organi genitali esterni

Quando si accoppiano i cani?

La premessa è che i maschi sono fertili in qualsiasi momento mentre le femmine, in media, vanno in calore due volte l’anno; in alcune razze, come per esempio il Cane Lupo Cecoslovacco, una volta sola.

I cani sono animali notevolmente prolifici perché possono iniziare a riprodursi già a partire dai 6 mesi di età e rimanere fertili a vita; ecco perché è necessario prendere delle precauzioni per evitare che questo possa accadere.

Infatti, è buona norma non far accoppiare cagne troppo giovani, cioè sotto i 2 anni di vita, e nemmeno troppo in là con l’età, oltre i 7 anni, per evitare rischi non solo per la loro salute ma anche per quella dei cuccioli.

Il periodo fertile, cioè quello in cui la femmina può accettare di buon grado di accoppiarsi con un maschio, si chiama estro; di solito questo periodo va dal 9° al 15° giorno del calore, benché queste tempistiche debbono essere considerate sempre molto soggettive.

La cosa migliore da fare è tenere monitorata la cagna; il veterinario eseguirà degli strisci vaginali (citologia vaginale) e il controllo del progesterone tramite un campione di sangue. Quando questi due esami saranno compatibili con il periodo dell’ovulazione, si procederà con la monta che può avvenire in maniera naturale o artificiale.

Nel caso della monta artificiale, prima di impiantare il seme, il veterinario eseguirà degli esami sullo sperma.

Lo spermiogramma, ovvero l’analisi del materiale seminale, è necessario per analizzare il volume, il colore, il PH, la concentrazione del numero degli spermatozoi, la vitalità e la forma di essi.

Maschi troppo giovani o troppo anziani in media non hanno una buona qualità del seme.

Come avviene l’accoppiamento tra cani?

Se i due soggetti si conoscono, cioè, appartengono allo stesso allevamento, generalmente la fase del corteggiamento è più breve; in caso contrario, questo momento potrà richiedere più tempo.

Il maschio inizierà una vera e propria esibizione di comportamenti nei confronti della femmina. I due cani inizieranno ad annusarsi e faranno dei piccoli saltelli laterali per permettere l’un l’altro l’esplorazione olfattiva dei genitali.

Nei maschi si nota anche un altro comportamento: il Flehmen. Questo termine è di derivazione tedesca e significa “sopracciglio”. Ma cosa c’entra il sopracciglio con questo comportamento?

Durante il Flehmen, il cane contrae i muscoli della parte superiore del muso. Questa contrazione, che gli fa alzare il sopracciglio, determina anche il sollevamento delle labbra che sembrano formare una espressione di sorpresa o disgusto.

Questa particolare posizione delle labbra serve a permettere al cane di raccogliere ed analizzare le informazioni chimiche lasciate dalla femmina in calore, i cosiddetti feromoni.

Solo quando la femmina si convincerà della performance del suo corteggiatore accetterà di essere montata.

Come avviene il corteggiamento del maschio?

Alcune volte il maschio può poggiare la testa sulla groppa della femmina per chiedere il consenso, altre volte la invita con dei leggeri colpetti di muso o zampe. Ad occhi inesperti il corteggiamento, a tratti, può sembrare quasi un gioco, invece è una vera e propria danza.

Femmine giovani e inesperte potrebbero, durante la fase di corteggiamento, diventare aggressive nei confronti dei maschi. È pertanto buona norma non lasciarli mai soli in questo momento così delicato, ma neanche diventare troppo invadenti perché alcuni maschi potrebbero inibirsi sia di fronte a femmine troppo irruente che ad eventuali spettatori.

Come avviene la monta tra cani?

Come detto poco fa, l’accoppiamento tra cani può avvenire in modo naturale e in modo artificiale.

La monta naturale avviene con la penetrazione da parte del maschio e subito dopo si forma il cosiddetto “nodo”. Da questo momento in poi i due cani rimango letteralmente attaccati. Questa fase può durare da alcuni minuti fino ad un massimo di un’ora!

Anche in questo caso non è consigliabile lasciare soli i due cani. È necessario tenerli d’occhio per evitare che bruschi movimenti dei due possano creare lesioni ai genitali. Se si nota una certa agitazione è importante rassicurarli e tenerli calmi e tranquilli.

Cani inesperti potrebbero spaventarsi nel sentirsi “legati”. La presenza del proprietario in questo caso può essere di conforto. Al termine del nodo, il pene e il bulbo torneranno nelle dimensioni normali e i due cani si staccheranno con molta facilità, solitamente le femmine si puliscono i genitali alla fine della monta.

Durante la fase del nodo è importantissimo non cercare di dividere i cani per evitare danni e ferimenti.

La monta artificiale avviene in presenza del medico veterinario che preleverà un campione di seme dal maschio, eseguirà lo spermiogramma e, se questo darà esito positivo, lo impianterà tramite un apposito catetere nella vagina.

È buona norma effettuare 2 monte nell’arco delle 24/48 ore dall’ovulazione così da coprire il periodo fertile.

Dove si accoppiano i cani?

Dipende. Se i due cani vivono insieme è meglio prediligere un ambiente tranquillo, dove non ci siano troppe distrazioni altrimenti, se non vivono insieme è consigliabile portare la femmina, solo quando è in estro, dal maschio e scegliere sempre un ambiente tranquillo dove i cani possono muoversi liberamente e conoscersi. Se ci sono più cani, è bene tenerli separati e lasciare la femmina e lo stallone da soli, sempre sotto la supervisione dei proprietari.

Dopo circa 21/25 giorni dall’accoppiamento si può portare la cagna dal veterinario che eseguirà la prima ecografia per accertarsi sullo stato della gravidanza.

È necessario che i cani facciano i cuccioli?

Sfatiamo un mito. Non è assolutamente necessario che le femmine partoriscano almeno una volta nella vita o che i maschi, per calmarsi, debbano accoppiarsi almeno una volta nella vita. Queste sono le famose bufale che girano su internet e chiunque vi consigli di farlo non è un etologo o un educatore cinofilo.

Inoltre è importante non improvvisarsi allevatori solo perché si ha una femmina o perché si ha un maschio. Lasciate questo compito a chi da anni porta avanti questa professione con capacità e conoscenza. Troppe volte proprietari inesperti fanno fare cucciolate ai loro cani con risultati disastrosi, non solo dal punto di vista medico-sanitario, ma anche da un punto di vista di benessere psicologico della mamma e dei cuccioli.

I cani non hanno la necessità di fare cucciolate né per la loro salute né tantomeno per la loro felicità. Queste si chiamano proiezioni antropomorfiche, cioè vostri desideri che si proiettano sui cani.

Gloria Vinci
Allevamento Bassotti dell’Allegra Corte (riconosciuto ENCI- FCI)
Educatore Cinofilo – Riabilitatore Comportamentale (riconosciuto CONI)

Problemi con il tuo cane? Risolviamoli insieme.
Contattaci per una prima valutazione gratuita!

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Facebook
WhatsApp
Email
Potrebbe interessarti per approfondire: