Cane pericoloso? Cosa fare e a chi rivolgersi

Un cane pericoloso è un problema non solo per la famiglia, ma anche per la società in cui vive. Cosa fare e soprattutto cosa non fare? Scopriamolo insieme.
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cane pericoloso

È importante comprenderci e capire se stiamo parlando della stessa cosa quando si affronta un argomento molto delicato quale quello dei cani pericolosi.

Cosa significa cane pericoloso? Che ha in sé la possibilità di determinare o di costituire un pericolo, che può procurare o provocare danni fisici, direttamente o indirettamente… (Treccani).

Una volta letta e compresa bene la definizione immagino che concordiate con me che tutti i cani, indipendentemente dalla taglia, razza o non razza, possano essere pericolosi.

Cercherò pertanto di fare chiarezza su un argomento serio, importante e delicato, sia per il vostro bene che dei cani, i quali il più delle volte sono vittime di abusi e di malagestione da parte dei proprietari.

Cane pericoloso e comportamento aggressivo

I detti popolari descrivono il cane aggressivo come un cane cattivo, dominante, responsabile di atti intenzionali e malvagi. Ma è proprio così?

No. Il cane pericoloso, cioè il cane che in quel momento sta mettendo in atto un comportamento aggressivo, può decidere di utilizzare questa strategia comportamentale per due motivi:

  • Aggressività di tipo difensivo
  • Aggressività di tipo offensivo

Cosa è il comportamento aggressivo?

L’aggressione può essere definita come un comportamento che reca o, per meglio dire, il cui scopo apparente è quello di recare un danno all’integrità fisica (e/o psichica) di un individuo.

Ogni comportamento è provocato da uno stimolo, cioè un’informazione che proviene dall’ambiente.

Il comportamento aggressivo è composto da 4 fasi:

  • Una fase iniziale (comportamento intimidatorio dove il soggetto avvisa delle proprie intenzioni – ringhio tanto per fare un esempio)
  • Una fase d’azione, o operante (si mettono in atto le intenzioni)
  • Una fase d’arresto (le emozioni si acquietano)
  • Una fase refrattaria (l’organismo è ritornato allo stato tranquillo)

L’aggressività è un comportamento presente nel DNA di tutti gli animali, noi compresi. L’aggressività di un individuo però dipende da numerosi fattori:

  • Patrimonio genetico dei genitori
  • Ripercussioni durante la gravidanza
  • Socializzazione primaria durante i primi 3 mesi d’età
  • Socializzazione secondaria
  • Educazione impartita dalla madre e dagli altri adulti
  • L’ambiente in cui l’allevatore fa vivere il cane
  • L’ambiente in cui il proprietario fa vivere il cane
  • Incontri sia positivi che negativi
  • Malattie

Come si può valutare il cane pericoloso?

Esistono due metodi per valutare se un cane è pericoloso:

  • Metodo prospettivo; prevedere se un cane possa un giorno mordere e quale pericolo possa rappresentare per la sua famiglia umana, ma anche per la società
  • Metodo retrospettivo: determinare la pericolosità del cane che ha già aggredito e morso e, soprattutto, se possa ancora mordere

Il metodo prospettivo è quello più improbabile, anche perché nessuno è in grado di selezionare un cucciolo e prevedere, senza ombra di dubbio, che da adulto morderà. Nessuno sa leggere il futuro!

Si può certamente valutare la personalità di un cucciolo, ma poi l’adulto che diventerà sarà la somma di tante esperienze, positive e negative, sia in ambito familiare che nell’ambiente esterno.

Quello che è certo, è che prima di prendere un cane di razza è necessario informarsi sul perché quella razza è stata creata dall’uomo, per quali scopi, se può andare bene in una famiglia con bambini o anziani e quali sono le sue esigenze di razza.

Ci sono razze più pericolose di altre?

È importante chiarire fin da subito un concetto. Nel corso dei secoli l’uomo ha selezionato alcuni tratti comportamentali più di altri, creando razze che servivano a determinati scopi:

  • Il chihuahua è stato creato per essere veloce e per nulla pauroso
  • Il bulldog per aggredire e attaccarsi all’anello del naso dei buoi
  • I cani pastori delle zone dell’Anatolia per fare la guardia alle greggi di pecore
  • Il St. Hubert per scovare tracce e per farlo meglio di tanti altri cani
  • I borzoi per superare nella corsa i lupi
  • Gli spaniel irlandesi per riportare oggetti caduti nelle fredde e spesso inaccessibili acque di quelle zone

I cani sono stati inoltre selezionati per una serie di attività fra cui:

  • Cacciare
  • Attaccare altri cani o animali per sport
  • Attaccare esseri umani
  • Lavori di pastorizia
  • Attività di guardiania
  • Corse
  • Trainare carretti o slitte
  • Scovare sostanze
  • Per confortarci

Quando l’allevatore dell’800 ha creato nuove razze, tutt’ora presenti nelle nostre case, ha manipolato i geni che, non solo hanno determinato l’aspetto caratteristico delle razze, ma anche la loro personalità, le emozioni e soprattutto la performance.

Il comportamento aggressivo è stato modificato in moltissime razze e può essere altamente selezionato, cioè lo possiamo far aumentare così come diminuire, ma questo non toglie il fatto che tutte le razze, alla bisogna, combattono allo stesso modo.

La domanda che bisogna porsi è, piuttosto, quanto l’aggressività sia insita in determinate razze e quanta invece viene esaltata dall’intervento umano.

Gli American Pit Bull Terrier sono una razza pericolosa?

Uno studio statistico condotto anni fa negli Stati Uniti aveva evidenziato come questa razza fosse responsabile del maggior numero di morti e di persone ferite gravemente rispetto ad altre razze.

I pit bull sono stati selezionati dall’uomo per attaccare e mantenere la presa. I loro muscoli mascellari hanno una potenza enorme in grado di spaccare, con facilità, un osso umano. Così detto, effettivamente, sembrerebbe che i pit bull siano delle macchine assassine.

Ma, ad un esame più approfondito della statistica, emersero i seguenti dati:

  • 20 di questi cani erano di proprietà di uomini tra i 20-25 anni di età
  • 11 di questi 20 uomini avevano dei precedenti penali
  • 7 di questi 11 uomini erano stati precedentemente condannati per violenza
  • 11 dei 20 cani in questione mostravano segni evidenti di abusi fisici

È fuori dubbio che questa razza sia stata sottoposta ad una selezione il cui scopo era quello d’aumentarne l’aggressività e la tenacia, ma il problema, soprattutto con i pit bull, o razze similari come gli Amstaff o i Rottweiler, tanto per fare degli esempi, non è unicamente dovuta ad un programma di selezione genetica ma anche e soprattutto dalla cattiva gestione da parte delle persone che sicuramente ne esaltano l’aggressività con forme di addestramento crudeli, e abusando il cane sia da un punto di vista fisico che psicologico.

Razze e differenze comportamentali?

I primi studi sulle differenze comportamentali fra i cani di razza sono stati condotti dagli scienziati Scott e Fuller nel Maine (USA). Questi hanno studiato la reattività emotiva, l’addestrabilità e le abilità di problem solving dei Basenji, Beagle, Cocker, Shetland e Fox terrier. I risultati di questi esperimenti sono stati i seguenti:

Reattività emotiva

  1. Fox terrier
  2. Basenji
  3. Beagle
  4. Cocker
  5. Shetland

Addestrabilità

  1. Cocker
  2. Shetland
  3. Fox Terrier
  4. Beagle
  5. Basenji
  6. Shetland

Problem solving

Tutte le razze coinvolte hanno mostrato di essere intelligenti e capaci, ma sono state notate differenze fra individui della stessa razza così come fra individui appartenenti a razze diverse.

Esiste una lista di cani pericolosi? Quale è il cane più pericoloso al mondo?

Nel corso degli anni vari Stati, fra cui l’Italia, hanno redatto, su scie emotive e a seguito di articoli di giornali che hanno ottenuto grande attenzione del pubblico, delle liste di cani “pericolosi” che dal mio punto di vista, ma anche dal punto di vista di eminenti etologi e scienziati, non aveva fondamento scientifico perché non si basavano su studi di settore seri, ma prendevano in considerazione solo le casistiche che, come abbiamo visto nel paragrafo dedicato ai Pit Bull, non tenevano conto di altri dati, e cioè della gestione del proprietario o gli abusi subiti dal cane.

Fortunatamente, nel corso degli anni si è preso atto che la lista nera delle razze non aveva alcun senso ed è stata cancellata.

Esite però uno studio molto interessante condotto dal Dott. Ben Hart, Veterinario e Professore del Corso di “Comportamento Animale” presso la Scuola di Medicina Veterinaria dell’Università della California, insieme a sua moglie Lynnette Hart, Sociologa e Direttore del “Programma Uomo-Animale” presso la stessa Università.

Nel 1985 i coniugi Hart hanno pubblicato sul Journal of the American Veterinary Medical Association i risultati di uno studio sulla mente e sui comportamenti di 56 cani (a questo link vi è lo studio implementato nel 2016, e condotto su 80 cani).

Sono state prese in considerazione le razze più popolari, all’epoca, negli Stati Uniti d’America ed iscritte all’American Kennel Club (AKC), simile al nostro ENCI.

I pit bull non sono riportati in questo studio perché tutt’ora non riconosciuti come razza specifica dall’AKC, né tanto meno dall’ENCI.

Lo studio si è soffermato su quattro tratti comportamentali presenti in tutti i cani:

Reattività = eccitabilità, attività generalizzata, tentativo di morso nei confronti dei bambini, abbaio eccessivo, richiesta di attenzione;

Aggressività = difesa del territorio, abbaio dei cani da guardia, aggressività fra cani, aggressività sui proprietari;

Addestramento = obbedienza e educazione base in casa;

Investigazione = distruttività, giocosità;

Al termine della ricerca sono stati pubblicati i dati sulle razze prese in esame. In questa sede non ve le elencherò tutte, anche se l’elenco completo è veramente molto interessante, ma citerò in ordine decrescente solo quelle più comuni in Italia.

Scorrendo la lista vi renderete conto che molti cani, presenti nelle case degli italiani, sono poi quelli considerati più a rischio o potenzialmente più “pericolosi”.

Gruppo n. 1

Caratteristiche: alta reattività –basso livello di addestramento – aggressività media

  1. Volpino di Pomeriana
  2. Maltese Terrier
  3. Cocker Spaniel
  4. Beagle
  5. Yorkshire Terrier
  6. Weimaraner
  7. Carlino
  8. Setter irlandese

Gruppo n. 2

Caratteristiche: bassa reattività – bassa aggressività – basso livello di addestramento

  1. Bulldog inglese
  2. Bloodhound (St. Hubert)
  3. Basset Hound

Gruppo n. 3

Caratteristiche: bassa reattività – alta aggressività – basso livello di addestramento

  1. Husky Siberiano
  2. San Bernardo
  3. Boxer
  4. Dalmata
  5. Alano
  6. Chow Chow

Gruppo n. 4

Caratteristiche: alta reattività – media aggressività – alto livello di addestramento

  1. Barboncino toy
  2. Barboncino
  3. Bichon frisé
  4. Barbone
  5. Corgi

Gruppo 5

Caratteristiche: bassa aggressività – alto livello di addestramento – bassa reattività

  1. Labrador Retriver
  2. Terranova
  3. Collie
  4. Golden Retriver
  5. Pastore australiano

Gruppo 6

Caratteristiche: alta aggressività – alto livello di addestramento – molto bassa reattività

  1. Pastore tedesco
  2. Akita Inu
  3. Dobermann
  4. Rottweiler

Gruppo 7

Caratteristiche: alta aggressività – alta reattività – medio livello di addestramento

  1. West Highland White Terrier
  2. Chihuahua
  3. Fox terrier
  4. Bassotto

Durante questi, ormai, venti anni di attività di riabilitatore comportamentale in cui ho avuto modo di osservare il comportamento dei cani e ascoltare tutte le lamentele dei proprietari, posso dire che questa lista effettivamente trova, fatta qualche eccezione, ampio riscontro nella mia pratica quotidiana.

Bisogna comunque essere chiari su una cosa: appartenere ad una razza non significa che il cane si debba muovere e comportare solo nel perimetro dei comportamenti tipici della razza.

Molto, come sempre, dipende anche dalla gestione del cane, dall’esposizione del cane al mondo, dalla socializzazione e soprattutto da come viene gestito in casa, tenendo sempre a mente che stiamo parlando di un cane e non di un essere umano.

In base a cosa, allora, un cane viene considerato pericoloso?

L’iter diagnostico, che deve essere sempre condotto da un veterinario comportamentista o da un riabilitatore comportamentale certificato, comprende numerose tappe:

  • Valutazione dell’aggressività
  • Descrizione da parte dei proprietari dell’aggressione
  • La sequenza del comportamento aggressivo
  • Postura e linguaggio del cane
  • Componenti psicobiologiche del cane
  • Il contesto e le circostanze dell’aggressione
  • Le conseguenze dell’aggressione

Il calcolo della pericolosità

Questo si effettua tenendo conto dei seguenti criteri:

  • Il peso e la massa corporea del cane (un cane di 45 kg che arriva in corsa a distanza di 5 metri da voi assumerà un peso stimato fra il 225 kg e i 495 kg)
  • Le categorie delle persone a rischio (uomini, donne, bambini e anziani)
  • Il tipo di aggressione (offensiva o difensiva)
  • Aggressione prevedibile o imprevedibile
  • Controllo del morso
  • Morso semplice, morso semplice e trattenuto, morsi multipli e morsi multipli trattenuti (quest’ultimo è il più pericoloso)

Cosa fare se il cane è pericoloso?

È intanto necessario prevenire le aggressioni. Come?

  • Informarsi bene sulla razza scelta. Comprendere per quale tipo di lavoro è stata selezionata aiuta a comprendere con chi avrete a che fare. Capire se quella razza è adatta al vostro stile di vita e alla vostra famiglia.
  • Se il cane dovesse essere un meticcio cercare di capire, per quanto possibile, chi fossero i genitori. Chiedere al rieducatore comportamentale di fare una valutazione sulla personalità del cane
  • Valutare attentamente il papà e la mamma di quel cucciolo. Non fare una valutazione approssimativa. Se avete bisogno di una consultazione in merito contattateci
  • Gli allevatori dovrebbero selezionare genitori non aggressivi e non fare, come purtroppo spesso accade, una selezione esclusivamente basata sulla bellezza.
  • Sterilizzare i cani aggressivi
  • Socializzare il cane
  • Rispettare i meccanismi di “gerarchizzazione” in una famiglia-branco
  • Portare il cane, fin da cucciolo, in un centro cinofilo serio in cui si utilizzano solo metodologie basate sul rispetto del cane. Il Centro Cinofilo Cane Campione da sempre utilizza queste metodologie
  • Evitare tutti quei centri cinofili in cui il cane viene maltrattato. Così facendo si aumenta l’aggressività!
  • Lavorare quotidianamente con il proprio cane. Limitarsi alla passeggiata sotto casa per fargli fare i bisogni o, peggio ancora, lasciarlo da solo in giardino, peggiora ulteriormente la situazione
  • Far controllare il cane dal veterinario con periodicità
  • Educare i bambini al rispetto del cane
  • Seguire un corso riservato ai proprietari sulla corretta gestione del cane. Presso il centro cinofilo Cane Campione abbiamo il corso giusto per te e il tuo cane: City Dog Walk

Se, purtroppo, il tuo cane ha già morso, contatta immediatamente un riabilitatore comportamentale. Presso il centro cinofilo Cane Campione potrai chiedere di me e prenotare un appuntamento per la valutazione.

Cosa dice la legge sui cani pericolosi

È importante sottolineare che il proprietario di un cane è sempre responsabile della conduzione del cane e ne risponde sia civilmente che penalmente.

In caso di episodi di morsicatura o di aggressione, i servizi veterinari della ASL decidono se il proprietario deve partecipare, obbligatoriamente, ad un percorso formativo. Le spese del percorso sono a carico del proprietario. Il centro cinofilo Cane Campione propone il corso di City Dog Walk che è riservato anche a coloro che devono effettuare questo percorso imposto dall’ASL.

Conclusioni

È sempre buona norma non dimenticare che il cane è un predatore e quindi, all’occasione, potrebbe anche mordere. Il morso non deve mai essere preso sottogamba, o giustificato, perché un cane che morde è potenzialmente pericoloso per tutti.

Il consiglio, quindi, è quello di evitare talune razze se non si ha una adeguata preparazione in campo cinofilo, oppure frequentare un corso per educatore cinofilo che vi consenta di affrontare al meglio la vita a 6 zampe.

Cinzia Cecconi
Riabilitatore Comportamentale
Centro Cinofilo Cane Campione

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