Il cane non obbedisce al richiamo “Vieni”: perchè e come risolvere?

COSA TROVI IN QUESTO ARTICOLO
cane richiamo

Aiuto il mio cane non ritorna mai al comando “vieni!” È una delle lamentele più comuni da parte dei proprietari che spesso sfocia in frustrazione e in alcuni casi anche rabbia, soprattutto se la richiesta di tornare viene fatta perché notate situazioni potenzialmente pericolose per il cane.

C’è da disperare? No. Analizzando le cause e mettendo in atto le strategie che vi verranno presentate sono certa che il “vieni!” diventerà con il passare del tempo un esercizio che il vostro cane farà con molto piacere.

Il cane non risponde al richiamo: le cause

Il non tornare lo possiamo paragonare ad un sintomo. È quindi vostro preciso dovere cercare di comprendere le cause per poi mettere in atto gli esercizi.

Il mondo del cane è di tipo olfattivo e non visivo

  • Le cellule olfattive dei cani sono all’incirca 225 milioni rispetto ai 15 milioni del nostro naso, e da questo semplice conteggio di cellule è abbastanza lampante che il mondo del cane è fatto di odori. Allontanarsi da voi per seguire una traccia è fra i comportamenti più comuni dei cani e quando sono immersi nella ricerca delle informazioni è come se tutto il resto del mondo non esistesse. Sbagliando, un tempo si diceva che i cani utilizzano un senso alla volta. In realtà gli altri sensi continuano a lavorare, ma seguire una traccia è molto più gratificante che tornare da voi.

Le motivazioni di razza

È importante capire quale sono le motivazioni di razza, sempre che abbiate un cane di razza. Con i cani fantasia è un po’ più complicato ma spendendo un po’ di tempo di qualità nell’osservare il cane, cosa gli piace fare di più, cosa non ama fare, ecc. si riesce tanto quanto. Quindi, se avete un cane da caccia o i cui antenati potevano essere con molta probabilità dei cani da caccia, le cose potrebbero essere, almeno all’inizio, un po’ più complicate, ma non disperate.

  • Il cane da caccia è stato selezionato nel corso dei secoli per svolgere un lavoro: stanare le prede, trovare il volatile abbattuto e riportarlo al cacciatore, correre insieme ai cavalieri e ai loro cavalli per trovare la preda e rincorrerla. Non consentirgli di fare tutto questo crea nel cane frustrazione. Bisogna quindi scendere a patti. Come? Lo leggerete in seguito.
  • Scovare la lucertola è molto gratificante per il cane e se voi gli chiedete di tornare con molta probabilità non tornerà perché prendere la lucertola è molto più piacevole che tornare da voi, a meno che:

Chi sbaglia? Il proprietario o il cane?

  • Ogniqualvolta non ritorna immediatamente lo sgridate. Alcune volte lo avete anche sculacciato, altre volte gli avete messo il guinzaglio esprimendo rabbia e rancore e lo avete trascinato via. Così facendo avete azzerato la sua fiducia nei vostri confronti, e come dargli torto? Voi tornereste accanto ad una persona che non appena vi ha a tiro, vi strattona, vi mena e vi prende a male parole? Direi proprio di no.

Siete sicuri di aver instaurato una buona relazione con il cane?

Spesso purtroppo non è così perché la voglia matta di possedere un cane in casa non va di pari passo con il tempo di qualità che gli si deve dedicare. La relazione si instaura in primis con la conoscenza della specie e delle sue esigenze fisiche e psicologiche e quindi con:

    • Passeggiate di qualità. Cosa significa? Significa che quando si passeggia si rimane connessi al cane e non al cellulare. Significa esplorare il quartiere insieme, capire cosa mette a disagio il proprio cane, cosa invece lo rende felice, cosa lo turba ecc.
    • Giocare insieme. Significa essere propositivi con i giochi e non passivi, cioè aspettare che sia il cane a proporre. Significa divertirsi insieme ma anche spiegare al cane che ci sono delle regole da rispettare, tipo non usare troppo la bocca, perché la nostra pelle non è in grado di rimanere integra se viene graffiata o morsa, e quindi no giochi di lotta, per esempio;
    • Fare attività sportiva insieme. Il proprietario del cane che vuole fare una attività sportiva con il proprio cane è decisamente quello che instaura il miglior rapporto possibile con il proprio cane, soprattutto se l’attività sportiva è all’insegna del divertimento reciproco.

 

esercizi cane richiamo

I consigli sbagliati

  • Qualcuno vi ha detto che se non risponde al comando “vieni”! dovete tirargli dei sassi o le chiavi, per attirare la sua attenzione? Questa proprio non la capisco e purtroppo sono consigli che vengono dati da “educatori” cinofili. Diffidate e andatevene via a gambe levate perché così facendo rovinate il cane e la fiducia riposta in voi;
  • La parola educare (sul dizionario Treccani) deriva dal latino educere e il significato è “allevare, tirare fuori” dove allevare significa Un contadino non getterà mai sassi sopra le piante che sta coltivando amorevolmente perché quindi, mi chiedo, bisogna tirare sassi o chiavi al cane che non torna? Bah!

La comunicazione fra cani

  • Il cane non torna soprattutto quando la sua attenzione è rivolta ad un altro cane. È normale che avvenga perché quando due cani si incontrano iniziano a comunicare tra di loro e quello che si stanno dicendo è troppo importante per essere interrotto da qualcuno gli chiede di tornare. Un po’ come quando siete a passeggio per strada e incontrate un conoscente o un’amica; iniziate a parlare amabilmente con quella persona ma vostro figlio si annoia e inizia a tirarvi per la giacchetta perché vuole proseguire la passeggiata. Ecco voi siete il bambino capriccioso e fastidioso per il cane. Ricordatevi che quando si parla di comunicazione i soggetti devono essere almeno due e in grandi linee lo scambio di informazioni può essere di tipo “cortese” o di tipo “aggressivo”.

comunicazione cani

Il cane non torna anzi corre contro una bicicletta, un motorino o una macchina

Se il vostro cane non è stato desensibilizzato con esercizi (come ad esempio previsti nel nostro corso City Dog Walk), ai rumori delle macchine o dei motorini è molto probabile che metta in atto questo comportamento che vi fa infartare seduta stante.

  • Il comportamento esibito dal cane non è predatorio, come purtroppo molti educatori dicono (sigh); in realtà il cane prova fastidio o paura;
  • correndogli appresso ha come obiettivo quello di scacciare il rumore molesto. Il cane vince? Si, perché con il suo rincorrere le autovetture effettivamente quelle si allontanano, ovviamente il cane non ha frequentato corsi di fisica meccanica.

“Il cane non obbedisce al richiamo”: le possibili soluzioni

Iniziate con degli esercizi che dovranno, inizialmente, essere fatti in ambienti relativamente tranquilli, quindi dentro casa. Se siete in un nucleo familiare coinvolgete anche gli altri.

Ingredienti per la corretta esecuzione dell’esercizio:

  • cibo molto appetitoso per il cane, tagliato in piccoli pezzetti (sempre comunque proporzionati alla stazza del cane);
  • marsupio, all’interno del quale andrete a mettere i premietti. La regola d’oro in cinofilia è di non tenere cibo in mano;
  • Toni della voce gioiosi e squillanti, viso allegro e possibilmente con sorriso.

Svolgimento

  • Se siete in due mettetevi leggermente distanziati e iniziate a chiamare il cane: Fido! Vieni! e non appena il cane inizia a muoversi verso la vostra direzione Bravo! e poi, quando è vicino a voi, il cibo.

Fate questo esercizio chiamato il Pendolo per almeno 10 volte. Terminate quando il cane è ancora motivato e dategli il segnale di fine esercizio. Riponete marsupio e cibo e tornate alle vostre rispettive faccende.

  • La volta successiva aumentate le distanze, ma rimanendo sempre, se possibile, all’interno della casa. Se siete più di 2 meglio ancora, ma mi raccomando! Evitate di chiamare il cane contemporaneamente. Mettetevi d’accordo prima. Dopo 10 richiami e quando il cane è ancora molto contento terminate l’esercizio;
  • La volta successiva, aumentate ancora la distanza e se possibile cambiate la zona degli esercizi ma evitate situazioni super distraenti. Proseguite mano mano aumentando le sessioni da 10 a 15 volte e il “bravo!” iniziate a darglielo quando è a metà strada, tra voi e l’altra persona;
  • Se tutto procede per il verso giusto potete uscire in giardino, per esempio. Ripetete gli esercizi e se non ci sono intoppi il “Bravo! lo potete dare quando è vicino alle vostre gambe. Ricordatevi che dopo il bravo bisogna sempre rinforzare con un bel premietto.

Si arriverà ad un “vieni!” a prova di lucertola, gatto, motorino, cani ecc. solo ripetendo l’esercizio con costanza e rinforzandolo ogniqualvolta verrà esibito in maniera corretta.

Cinzia Cecconi

Centro Cinofilo Cane Campione

Referente Nazionale Clicker Training – OPES Cinofilia

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